Indicazioni Pizzo Arera Potatrek

Capanna 2000 – Arera

Percorso guidato per raggiungere la vetta del Pizzo Arera passando per Capanna2000, Partenza da Oltre il Colle.

Difficoltà tecnica: ★★★★★

Solo per ESCURSIONISTI ESPERTI

Tempo di percorrenza (SOLO ANDATA): 2.20h

Lunghezza percorso: 4 km

Per Capanna 2000 

Siamo pronti a raggiungere i 2512 metri? Allora siamo pronti per affrontare la salita dell’Arera! Si tratta di un percorso abbastanza faticoso a livello fisico e molto impegnativo a livello tecnico, non è di sicuro una passeggiata! In caso non ci sentissimo pronti a livello tecnico o fisico non c’è nessun problema, non per forza dobbiamo raggiungere la vetta infatti, possiamo anche benissimo di fermarci al Rifugio Capanna 2000, che al contrario, si tratta di un percorso adatto a tutti e molto tranquillo. 

Una volta che ci siamo assicurati di aver scelto una buona giornata partiamo! Per raggiungere l’inizio del sentiero dobbiamo recarci ad Oltre il colle, nel paese sarà anche possibile trovare diversi cartelli stradali che indicano “Capanna 2000” o “Pizzo Arera”, seguiamoli, o in alternativa impostiamo il navigatore direttamente al parcheggio della nostra salita (Esattamente qui). 

Attenzione! Sulla strada per andare al parcheggio si trova un parchimetro (Fig.1), stiamo attenti a notarlo e fare il biglietto che ci consentirà la sosta (il prezzo del parcheggio giornaliero è di 4€)(Fig.3). 

Andiamo avanti ed ecco che troviamo il posto dove fermarci con l’auto (Fig.2). Una volta scesi dal mezzo superiamo quel grosso edificio abbandonato (Fig.4)(Fig.5) e dovremmo trovare davanti a noi la mulattiera che ci condurrà direttamente a Capanna2000 (Fig.6). 

Da qui per raggiungere il rifugio è impossibile sbagliare, continuiamo a tenere la nostra strada (Fig.7) (Fig.8) per circa 40 minuti ed ecco che siamo arrivati alla prima tappa di questo giro, Rifugio Capanna 2000 (Fig.9). 

 

 

Per la vetta dell’Arera

Non perdiamo l’occasione per riposarci un po’ al rifugio, anche perché la salita che ci aspetta ora è completamente diversa da quella appena fatta, ora inizia a fare sul serio come percorso, il livello tecnico si alzerà all’improvviso e anche la pendenza del sentiero. Nessuno ci obbliga a proseguire, anzi, se non ci riteniamo all’altezza o semplicemente non è giornata possiamo tranquillamente fermarci dove siamo e goderci comunque lo splendido paesaggio che si vede anche da qui. 

Se invece abbiamo scelto di proseguire con l’escursione torniamo indietro qualche passo rispetto Capanna 2000 (Fig.10) e prendiamo il sentiero che inizialmente sale a “Zig-Zag” verso la vetta (Fig.11). Continuiamo dritti, anche in questo caso è difficile andare fuori strada in quanto si può trovare praticamente solo un sentiero. (Fig.12) (Fig.13). 

Notiamo fin da subito però che il livello non è più quello di qualche centinaia di metro prima, si tratta di un sentiero parecchio disconnesso e che frana molto in quanto composto da piccoli sassi (Fig.14). 

Più avanti sarà anche difficile da seguire in quanto ci sembrerà per quanto poco definito è, di essere andati fuori strada. Facciamo attenzione alle rocce segnate che indicano la strada (Fig.15) (Fig.16). 

Più avanti sarà anche possibile vedere la croce della vetta (Fig.17)(Fig.18)(Fig.19), ma attenti i passaggi più tecnici e pericolosi non sono ancora arrivati. 

Attenzione, abbiamo di fronte a noi la parte più critica e delicata di tutta l’escursione, troveremo infatti una sorta di “scaletta” nella roccia per salire quasi verticalmente una piccola parete (Fig.20). Facciamo super attenzione a dove mettiamo i piedi e le mani (Fig.21) e ricordiamoci che in caso possiamo tornare indietro senza problemi (sarà da fare anche al contrario al ritorno, assicuriamoci di riuscirla a fare e di avere il tempo per tornare con la luce). Appena finite le maniglie per “arrampicarci” il percorso continuerà subito a destra, a segnalarcelo saranno una freccia dipinta sulla roccia e una corda in acciaio per tenerci. 

Passato questo tratto ci siamo quasi (Fig.22). Il sentiero non dovrebbe per niente essere difficile da seguire e individuare, il tutto dovrebbe essere segnato (Fig.23)(Fig.24). Ultima salita bella verticale (Fig.25) e ci siamo! Ecco che vediamo di fronte a noi la croce della vetta (Fig.26), congratulazioni! ci troviamo a 2512 metri d’altezza e possiamo osservare un panorama fantastico! 

Attenzione: Il terreno dell’Arera frana facilmente essendo costituito da numerosissimi frammenti di roccia, dobbiamo stare particolarmente attenti a muovere il meno possibile il terreno in quanto potremmo cadere noi o fare danni a chi ci sta dietro.

 

Bollettino meteorologico

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