Periplo Zuccone Campelli e rifugi Cazzaniga e Nicola

Periplo Zuccone Campelli

Una guida completa potatrek per l'escursione Periplo Zuccone Campelli nel comprensorio sciistico dei Piani di Bobbio.

Difficoltà tecnica: ★★★☆☆

Tempo di percorrenza: 4.40 h

Lunghezza percorso: 13,72 km 

Sentieri: CAI 101 – Sentiero degli Stradini

Indicazioni

Benvenuti in una nuova guida! Oggi partiamo dai Piani di Bobbio per seguire il sentiero del Periplo Zuccone Campelli, facendo tappa presso i rifugi Cazzaniga e Nicola, raggiungendo infine il rifugio Lecco.

Partenza

Raggiungiamo il parcheggio nei pressi dell’impianto sciistico di Valtorta, esattamente qui. Una volta pronti a partire, seguiamo la strada asfaltata (Fig.1) che lasciamo subito al primo tornante (Fig.2). Svoltiamo immediatamente a sinistra e ci immettiamo sulle piste da sci e le risaliamo (Fig.3).

Dopo un breve tratto ci imbattiamo su una strada (Fig.4) che percorriamo fino a ricongiungerci con il percorso sciistico (Fig.5), quindi continuiamo l’ascesa (Fig.6). Intraprendiamo il sentiero che sale di fronte a noi (Fig.7), il quale ci porta alla fine della salita, ritrovandoci su uno spiazzo panoramico.

Per i rifugi Cazzaniga e Nicola

Il nostro percorso prosegue a sinistra di un fabbricato (Fig.8), che ci guida fino ai piedi della falesia, quest’ultima prende il nome di “Falesia dell’Era Glaciale”. Percorriamo il sentiero che sta alla sua base, costeggiando le sue pareti sino alla Bocchetta dei Mughi, dove scolliniamo (Fig.9). Lasciando alle spalle il punto più alto del nostro itinerario, ci manteniamo sul sentiero per un lungo tratto e incrociamo un abbeveratoio (Fig.10) sottostante al Monte Zuccone.

Ad un certo punto il terreno diventa pianeggiante (Fig.11) e alterna alcuni tratti rocciosi ad altri erbosi (Fig.12). Raggiungiamo poi un edificio, dove all’esterno è esposta la storia del “Cristo degli Alpini”, posizionato dal Gruppo A.N.A. di Cremeno della sezione di Lecco. Percorriamo l’ultimo tratto prima di raggiungere i rifugi Cazzaniga e Nicola (Fig.13) (Fig.14) (Fig.15), superando l’unico bivio a metà, che rincontreremo sulla via del ritorno.

Per proseguire, percorriamo la strada da cui siamo arrivati (Fig.16) e al bivio scendiamo perdendo quota (Fig.17). All’abbeveratoio che incrociamo, manteniamo la destra (Fig.18) passando dietro la baita che incrociamo sul nostro cammino e proseguendo davanti a noi (Fig.19).

La seconda parte del sentiero, richiede più attenzione, poiché risulta esposto. Per aiutarsi è fissata al muro una fune, dei punti di appoggio e delle scale, come in figura (Fig.20) (Fig.21) (Fig.22).

Per il ritorno (passando dal rifugio Lecco)

Proseguiamo sul piano per un tratto (Fig.23) fino al bivio successivo dove si scollina (Fig.24). Scendendo è possibile notare il rifugio Lecco (Fig.25) che raggiungiamo in poco tempo.

A destra del rifugio si riprende il cammino (Fig.26) e, pochi metri dopo la discesa, svoltiamo a destra verso l’impianto di risalita (Fig.27), passando accanto al pilone che si intravede, tornando così allo spiazzo iniziale del giro (Fig.28). Da qui, per concludere, ripercorriamo a ritroso i passi dell’andata.

Complimenti! Abbiamo concluso una nuova escursione ad anello nei piani di Valtorta, alla prossima!

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