Max elevation: 967 m
Min elevation: 459 m
Total climbing: 507 m
Difficoltà tecnica: ★☆☆☆☆
Tempo di percorrenza: 1.20 h
Lunghezza percorso: 4,42 km
Sentieri: CAI 550
Indicazioni
Abbiamo deciso di portarvi virtualmente su una mulattiera piuttosto semplice e adatta alle famiglie ma allo stesso tempo molto piacevole. Si tratta della mulattiera che unisce Albino alla località turistica Selvino. Il pezzo di mulattiera che esploriamo oggi è inoltre una frazione dell’antica Via Mercatorum.
Per Selvino
Per la partenza possiamo lasciare l’auto comodamente alla stazione della funivia che porta a Selvino e dirigerci all’inizio della salita che si può osservare in Fig.1, esattamente qui.
Il sentiero si presenterà molto semplice a livello tecnico, certo un po’ in salita lo è ma nulla di troppo complicato. Per seguire il percorso inizialmente non basterà altro che mantenere la strada principale, quella sulla quale ci troviamo ora (Fig.2). La conferma che siamo sulla strada giusta ce la darà il passaggio sotto il portico di una chiesetta (Fig.3), N.B: il sentiero che stiamo percorrendo è segnato “550” dal CAI (Fig.4).
Proseguiamo ancora per decine di metri sulla strada principale (Fig.5) (Fig.6) fino all’arrivo dell’incrocio di Fig.7 dove sarà necessario prendere la deviazione che tende alla nostra destra. Tutto il sentiero dovrebbe essere sempre segnato, non sarà complesso raggiungere Selvino (Fig.8)
Come abbiamo appena sottolieato si tratta davvero di una mulattiera semplicissima da seguire, dall’ultimo bivio percorso sarà sufficiente proseguire dritti sul percorso principale (Fig.9) (Fig.10), passando per la Madonna del Portico (Fig.11).
Il gioco è fatto, non dovrebbe mancare molto per concludere questa rilassante camminata per Selvino, incontreremo un altro bivio ma essendo tutto segnato con cartelli che specificano tutte le direzioni sarà impossibile sbagliare (Fig.12).
Ancora qualche passo e la mulattiera (Fig.13) diventerà una vera e propria strada asfaltata (Fig.14) che ci condurrà direttamente nel centro del paese di Selvino (Fig.15).
