Passo della cisa in bici

Nembro – 5 terre

Marta racconta il "Viaggio super pazzo sgravato" di Giovanni, Riccardo e Fabio. Da Nembro Al mare in due giorni

NEMBRO - 5 TERRE (Monesteroli)

Cari viaggiatori pazzi! 

Oggi siamo qui per raccontarvi un giro fuori di testa, percorso in bici da Riccardo, Fabio e Giovanni. Tre cugini che l’anno passato (2022) si sono ritrovati per trascorrere la ricorrenza del 2 giugno insieme in un folle viaggio. 

Arrivati all’ultimo minuto senza una destinazione programmata, i ragazzi decidono di prendere in mano la loro bicicletta e pedalare senza una vera meta. Completamente allo sbaraglio. 

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  • SCHEDA TECNICA (a posteriori). 

LUNGHEZZA TOTALE: +300 km 

GIORNI: 3

TEMPO DI PERCORRENZA: 2 giorni

DIFFICOLTÀ:  media-alta

Ma cosa serve portare per un’avventura senza meta? Ecco cosa c’era nei porta pacchi:

Tenda, materassino, sacco a pelo, anti-vento, anti-pioggia, indumenti base (molto pochi), attrezzi bici per ogni evenienza (cacciaviti, brugole, camere d’aria, pompetta, chiavi inglesi…), integratori, Red Bull per mettere le ali.  

 

IL PERCORSO.... DA NEMBRO A MONESTEROLI

2 giugno 2022: Riccardo, Fabio e Giovanni si incontrano alle 5.00 del mattino in piazza a Nembro, il nostro paese.

Foto di rito e via! verso l’ignoto (e l’ignoranza)

 

  • GIORNO 1 : DA NEMBRO A FORNOVO DI TARO

PRONTI , PARTENZA E VIA! 

… neanche il tempo di partire che c’è il primo imprevisto: il portapacchi di Riccardo toccava contro la ruota e non riusciva a pedalare correttamente. 

Smonta e rimonta; partenza ore 6:30 direzione Cremona; dopo qualche chilometro di pedalata, breve sosta per fare colazione in un bar lungo il percorso per poi ripartire e percorrere il loro tragitto su piste ciclabili molto belle in mezzo al verde. 

I viaggiatori pedalano, lungo la bellissima ciclabile fino a quando si presenta un altro imprevisto: la ruota della bici di Fabio si inchioda completamente rendendo impossibile continuare. 

I ragazzi si mettono al lavoro, ma fin da subito avevano capito che non era un piccolo problema, non era il freno bloccato, era proprio il cuscinetto della ruota interno. hanno cercato di riparare il possibile e il grande Fabio ha proseguito fino alla fine della meta con la sua bici “mezza rotta”, completando il percorso con un attrito altissimo nella ruota. 

Pedalano, pedalano, pedalano e dopo 170 km, al tramonto, raggiungono la loro destinazione: Fornovo di Taro.  

I ragazzi (distrutti) sistemano le bici, piantano le tende, si cambiano e vanno a cercare un ristorante per mangiare…ma quando la giornata inizia male, finisce male, perché girovagando per le vie di Fornovo di Taro non trovano nessun locale aperto.

Decidono quindi di tornare alle loro tende per cenare. Ormai si era fatto buio e si sentivano dei rumori di animali, per questo decisero di stuzzicare del cibo avanzato per evitare compagnia indesiderata, in altre parole, dopo 170km in bici, a letto senza cena

Per seguire, una bellissima notte insonne per tutti e tre in tenda. 

  • GIORNO 2: DA FORNOVO DI TARO A MONESTEROLI 

La sveglia suona, sono le 6:40 del mattino. 

Dopo essersi preparati, i nostri atleti sono pronti per la seconda giornata di pedalata. Inizio super violento con subito la salita per il passo della Cisa, senza cena la sera prima, senza colazione. E’ stato senza dubbio il pezzo più complicato tecnicamente salire sulla Cisa, valico dell’Appennino settentrionale che separa l’Appennino ligure dall’Appennino tosco-emiliano

Finita la salita si scende per chilometri e chilometri in discesa come dei pazzi, quasi un ora di strada in cui si scendeva a velocità sostenuta senza neanche pedalare. 

Dopo essere arrivati a La Spezia non è finita, l’obiettivo era un posto carino per mettere la tenda nella natura. Fabio conosceva Monesteroli, un borgo a picco sul mare immerso nella natura, ma c’era ancora l’ultima grande salita da affrontare

Ore 20.30: fine tappa, arrivo a Monesteroli dopo tanta fatica ma con un tramonto spaziale sul mare.

  • GIORNO 3: MONESTEROLI 

La sveglia suona alle ore 9:00, con molta calma i nostri eroi si preparano e dopo una gustosa colazione raggiungono il mare per trascorre la loro giornata, erano troppo distrutti e il mare era troppo bello per continuare.

Monesteroli fa parte del Parco Nazionale delle Cinque Terre, ha più di 1100 scalini tutti in pietra, non ha ringhiere e con una ripida discesa arriva al mare.

Arrivati alla spiaggia, trascorrono la loro giornata in totale relax per poi dirigersi in serata verso la stazione dei treni.

Ore 01:00: i nostri avventurieri prendono un treno in stazione per tornare a casa la mattina del giorno dopo, chiudendo così questo distruttivo ma spettacolare viaggio. 

Scritto da: Andrea Moioli, Marta Giovanelli