Il Cammino Di San Benedetto

Andiamo alla scoperta di un vero e proprio pellegrinaggio: Il Cammino Di San Benedetto

Da Norcia a Montecassino sulle orme del padre dell’Europa.

Cinzia e Paola ci raccontano il loro trekking passo dopo passo!

Informazioni utili

  • Partenza: Norcia 
  • Arrivo: Montecassino
  • Periodo: 1 Luglio – 16 luglio 
  • Documenti necessari: carta d’identità, tessera sanitaria

Riassunto tappe

È il primo luglio, Cinzia e Paola decidono di partire per il Cammino di San Benedetto. Da qualche
anno hanno scoperto un mondo meraviglioso che si rivela camminando lentamente, con la magia
degli incontri che si compiono strada facendo e ti restano scalfiti nel cuore. Quindi, dopo “La Via
degli Dei” da Bologna a Firenze fatta in solitaria, dopo “Italia coast to coast” dal Conero all’Argentario,
eccoci qua a raccontare una nuova avventura. Sono a Norcia perché è proprio in questo paesino
che parte il cammino di San Benedetto. Il primo giorno lo dedicano alla scoperta della bellezza di
questa città e delle sue mura, rimanendo anche addolorate nel constatare che la ferita del terremoto del
2016 sia ancora così presente. Si chiedono come possano dormire tranquilli gli abitanti, fuori dal
centro storico, in case prefabbricate che resteranno la loro unica abitazione per lungo tempo.
Dopo aver visitato il paesino di Norcia, si preparano per ricaricare le loro energie per
intraprendere questo meraviglioso cammino di 300 km: da Norcia a Montecassino. Camminano
lungo sedici tappe su antiche vie di transumanza e sentieri, alla scoperta di un’Italia fatta di
splendide valli punteggiate di rocche, castelli medievali e paesi abbarbicati sui colli.
Qua sotto, vi raccontiamo l’avventura di Cinzia e Paola!

PRIMA TAPPA:
Da Norcia a Cascia
Il percorso parte da Norcia, da cui il cammino prende avvio, è un’incantevole cittadina posta tra la
Valnerina e i monti Sibillini. Sono nel cuore dell’Italia, Paola e Cinzia sono pronte per questo nuovo
cammino in terra Umbra dove i loro passi sono entrati in sintonia con l’ambiente circostante: la
tranquillità dei luoghi consente di rilassarsi. La vista delle montagne e delle colline verdi calma lo
spirito e richiama il cammino. Superando alture poco elevate, immerse in una natura perfetta,
raggiungono Cascia, dove visse Santa Rita (“la Santa degli imperfetti”), uno splendido borgo
circondato da monti ricoperti da fitti boschi e dove spicca la meravigliosa Basilica di Santa Rita. La
sera c’è uno strano silenzio: l’Italia sfida il Belgio e sono tutti incantati sullo schermo. Dopo un gol
annullato, l’Italia supera il Belgio 2-1 e vola in semifinale! Si conclude così la loro prima giornata di
cammino.

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 17.3 Km

 

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SECONDA TAPPA:
Da Cascia a Monteleone di Spoleto
Monteleone di Spoleto è la tappa successiva. È stupendo il sentiero verso Roccaporena. Lo
percorrono con un po’ di apprensione perché la signora del bar, dove avevano fatto colazione, le
aveva avvertite che due settimane fa un orso (o orsacchiotto?) era stato avvistato non lontano dal
centro abitato. Intraprendono il cammino senza paura e passo dopo passo sul sentiero si
imbattono in un piccolo capriolo ed una lepre. Ma continua il loro percorso fino ad arrivare a
Roccaporena, tramite una lunga scalinata verso il cocuzzolo, dove poggia il Santuario in cui la
Santa soleva pregare. Con un panorama mozzafiato e il caldo attanagliante, si lasciano ispirare da
una birra fresca prima di riprendere il cammino! Arrivano finalmente a Monteleone di Spoleto al
“Leone dell’Appennino” da Roberto, che gli fa da cicerone illustrandogli i tesori di questo antico
borgo, con le sue storie, compresa quella del ritrovamento della biga romana presso il vicino Colle
del Capitano. Passano una bella serata condividendo la cena preparata da lui, tra chiacchiere
gioviali, curiosità, speranza di iniziare un’amicizia e chissà magari di ritrovarla consolidata
in un futuro. Nel frattempo, raccolgono tutte le emozioni e cominciamo a metterle nello zaino per
i prossimi passi.

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI:
17.9 Km

 

TERZA TAPPA:
Da Monteleone di Spoleto a Leonessa
Dalla cartina che stanno seguendo osservano che questa terza tappa appare molto piacevole e
rilassante. Lasciano lo splendido borgo di Monteleone di Spoleto, salutano Roberto, sperando in
un arrivederci, per approdare a Leonessa, primo comune in territorio laziale. Si tratta di una splendida
cittadina caratterizzata da un incantevole borgo medioevale con due antiche porte di accesso:
Porta Aquilana e Porta Spoletina. Cinzia e Paola vagabondano per queste stradine che odorano di
storia.

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 13.1 Km

 

QUARTA TAPPA:
Da Leonessa a Poggio Bustone
“Tu chiamale se vuoi emozioni”… lui, il grande Lucio Battisti, lo sapeva bene visto che a Poggio
Bustone ci era nato. Oggi si sale fin lassù, ai verdi pascoli di San Bartolomeo, dove la storia ne ha
viste di ogni colore e un cippo attesta che qui il Regno delle Due Sicilie incontrava lo Stato
Pontificio. Anche San Francesco era solito salire fin quassù per raccogliersi in preghiera, ma Cinzia
e Paola, dopo la lunga salita, sono state attirate dalle dolci e fresche acque della fonte Petrinara.
Intraprendono “le discese ardite e le risalite e poi ancora in alto con un grande salto” fino a
raggiungere il bellissimo borgo fiorito di Poggio Bustone, importante luogo francescano.

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 14.2 Km

QUINTA TAPPA:
Da Poggio Bustone a Rieti
Cinzia e Paola mentre scendono la Valle Santa, accerchiate dai Monti Reatini con Greccio sul
versante opposto e Rieti laggiù sullo sfondo, si soffermano a Cantalice. Successivamente visitano il
Monastero di San Felice all’Acqua e all’improvviso accade di incontrare proprio il costruttore di
sogni e di cammini, Simone Frignani in bicicletta! Per Cinzia e Paola è stata davvero una
grandissima emozione. Enrico ha aperto a loro le porte dell’ostello, che gestisce con altri volontari,
per una breve visita e lì si sono rese conto della dedizione e dell’amore con cui Simone segue i suoi
cammini: vuole esser certo che l’accoglienza sia al top ed Enrico sicuramente non delude le
aspettative. I pellegrini che alloggiano qui entrano in un’amorevole famiglia. Purtroppo, devono
abbandonare anche Simone, altrimenti a Rieti non arrivano più. Quando finalmente raggiungono
la città laziale abbandonano lo zaino al loro alloggio e passano dalla chiesa sconsacrata a salutare
gli amici librai, conosciuti a Poggio Bustone, e si fanno consigliare un locale per una buona cena…
ma purtroppo risulta chiuso. Allora, decidono di gustarsi una pizza in piazza con il maxischermo e
prima che l’Italia voli in finale, loro sono volate nel letto!

RECUP GIORNALIERO:

CHILOMETRI: 17.4 Km

 

SESTA TAPPA:
Da Rieti a Rocca Sinibalda
Si fatica, e non poco, per salire a Belmonte in Sabina, ma ben presto vengono ripagate da un
panorama pazzesco: il Terminillo, i Monti Reatini e tutte le catene del centro Italia!
Continuano fin lassù a Belmonte, dove incontrano Dorina, donna esemplare e dotata di una forza
straordinaria. Lei le stava aspettando con il suo timbro a forma di tulipano: è olandese, approdata
quassù per amore. Cinzia e Paola vengono coinvolte nella storia della sua vita e della semi-distruzione della sua casa per il terremoto. Ma lei non si è mai arresa e continua ad aspettare ed ospitare con il sorriso e tanto amore tutti i pellegrini che passano. È quasi sera quando arrivano a Rocca Sinibalda, dove vengono accolte da Vittorio con una fetta di anguria e un bicchiere di prosecco. Sono rimaste super emozionate da questo dolce e accogliente arrivo. Dopo una bella doccia fresca e una gustosissima cena, le due cugine decidono di andare a riposarsi.

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 20 Km

 

SETTIMA TAPPA:
Da Rocca Sinibalda a Castel di Tora
Risalendo il fiume Turano, tra incanto e meraviglia, attraversano i seguenti luoghi: il piccolo borgo
medievale di Posticciola, il ponte romano e la diga del lago di Tora, fino ad arrivare alla loro destinazione, dove la mitica Viola sarà pronta ad ospitarle per tutta la serata. 

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 14.5 Km

OTTAVA TAPPA:
Da Castel di Tora a Orvinio
Oggi non si sa proprio dove guardare, si ha persino paura di perdersi dei pezzi. Il tragitto di oggi è
spettacolare! Si lascia, in basso, il lago di Tora e si sale in mezzo al giallo allegro ed al profumo
inebriante delle ginestre. Si fermano quassù per qualche minuto, circondate da un’opera d’arte da
contemplare, non si può spiegare a parole… con malinconia devono proseguire e alla fine del
giorno arrivano a destinazione, dove vengono accolte da questa scritta: “Passante che ti fermi ad Orvinio,
quando morirai potrai dire a San Pietro che già hai visto il paradiso.”.
Girano per il borgo, visitando anche l’imponente castello, riempiono il loro stomaci per
poi andar a dormire per ricaricare le energie.

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 13.5 Km

 

NONA TAPPA:
Da Orvinio a Mandela/Vicovaro
Dispiace sempre lasciare i luoghi del cuore e le belle persone, ma Cinzia e Paola devono ripartire
per il loro cammino che più avanza più bello si rivela. Quindi via verso Mandela che sembra non
arrivare mai, ma passo dopo passo arrivano alla loro destinazione finale giornaliera. 

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 31 Km

 

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DECIMA TAPPA:
Da Mandela/Vicovaro a Subiaco
Questo decimo giorno di camminata, per Cinzia e Paola, è stato caldissimo e soprattutto
interminabile, nonostante costeggiasse il fiume Aniene: la freschezza delle sue acque non le ha
mai raggiunte. Le indicazioni della guida non davano ristori fino ad Agosta, ma per fortuna è
spuntato un nuovo bar a Marano Equo e come per miracolo si è materializzata una birra fresca.
Ad Agosta invece è comparsa una fetta di anguria che le ha fatte volare fino a Subiaco.
A Subiaco si regalano una notte nel bellissimo e affrescato Palazzo Moraschi, dove pare abbia
soggiornato anche Garibaldi. Arrivano troppo tardi per visitare la Rocca dei Borgia, ma si
accontentano di ammirarla da fuori, magari un giorno torneranno per visitarla meglio. Trovare un
ristorante è stato faticoso perché erano quasi tutti pieni per la partita dell’Italia, ma dopo vari
tentativi si sono potute sedere a tavola e gustarsi un ottimo cibo dai sapori italiani.

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 31 Km

 

UNDICESIMA TAPPA:
Da Subiaco a Trevi nel Lazio
È il 12 luglio e si avviano per la visita ai monasteri di Santa Scolastica (sorella di San Benedetto)
e al meraviglioso santuario del Sacro Speco di San Benedetto. Solo quest’ultimo vale tutto il
cammino perché è di una bellezza che scuote e lascia senza fiato. È giunto il momento di ripartire
verso Trevi nel Lazio. Proseguono lungo una gola verde e freschissima e fanno amicizia con un
gruppo di pellegrini di Affile che condividono con loro un pezzo di percorso. Raggiungono Trevi nel
Lazio, un’incantevole cittadina ai piedi dei monti Simbruini. Natura incontaminata e, negli occhi
degli abitanti, smisurato amore per la propria terra. Trevi nel Lazio è un borgo arroccato che come
tutti quelli della zona sarebbero ancor più belli visti senza le auto parcheggiate in pieno centro
storico. Il paese è costellato da poesie appese alle pareti delle case, le cui parole sono cibo per
l’anima.

RECUP GIORNALIERO:
CHLOMETRI: 17.8 Km

 

DODICESIMA TAPPA
Da Trevi nel Lazio a Collepardo
Oggi partono presto, per affrontare la salita col fresco. È un bellissimo percorso quello che
porta all’Arco di Trevi, una meraviglia in mezzo alla natura senza altra costruzione o strada
attorno. Camminano sole per un lungo tratto, poi si uniscono alla pellegrina Miriam fino alla loro
meta. Arrivate a Collepardo ammirano il borgo pieno di fiori e dopo la doccia non si
fanno mancare una fresca ed invitante birra e la cena del pellegrino. Vengono raggiunte da Ivana,
l’amica del cammino che purtroppo non ha potuto ospitarle, ma ha dedicato qualche
minuto a loro per informarle sul luogo del loro alloggio.

RECUP GIORNALIERI:
CHILOMETRI: 23 Km

TREDICESIMA TAPPA:
Da Collepardo a Casamari
Dopo un’ora circa di cammino, appare in tutta la sua maestosa bellezza l’Abbazia di Trisulti,
purtroppo chiusa. È grande quanto una città e ricorda il Monastero benedettino di Samos, in
Galizia (vicino a Santiago). Peccato non poterla visitare, ma anche qui, se ci saranno le condizioni,
torneranno. Raggiungono un’altra bellissima Abbazia, quella di Casamari, che resta nel cuore a
Cinzia e Paola. Le persone che stanno incontrando lungo questo cammino, oggi per esempio
Maria, riescono sempre a sorprenderle e regalare loro delle bellissime e uniche emozioni.

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 24.9 Km

 

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QUATTORDICESIMA TAPPA:
Da Casamari ad Arpino
E così il 15 Luglio raggiungono il balcone naturale di Arpino, terra di storia antica e incanto,
soprattutto nella sopra elevata Acropoli di Civitavecchia, la torre di Cicerone ed il suo arco “a sesto acuto”. Sotto la torre, oltre all’accoglienza affettuosa, fanno il timbro più bello del cammino, disegnato da Sara al momento (la torre di Cicerone). Prima di arrivare ad Arpino, non possono dimenticare “la Terra dei 5 miracoli”,
con la stupenda Cascata di Isola del Liri e l’incontro con Pino, un volontario che per circa due ore ha
incantato Cinzia e Paola con la storia di questi luoghi da lui tanto amati.
Si avviano verso la fine del cammino, ma le emozioni non finiscono mai, perché la cena viene
condivisa con gli amici del pellegrino di Affile.

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 21.9 Km

 

QUINDICESIMA TAPPA
Da Arpino a Roccasecca
Siamo al penultimo giorno e devono raggiungere Roccasecca dalle gole del Melfa: è un
percorso naturalistico bello, bello, bello! Per strada un altro cicerone locale racconta a Cinzia e
Paola delle bellezze che incontrano camminando, compresa l’aquila che qui nidifica, ma che
purtroppo non sono riuscite ad incontrare. Raggiungono Mirella che consiglia loro di contattare
Angelo, l’amico del cammino, e qui la parola “amico” è proprio quella giusta perché le raggiunge,
le delizia con le storie di San Tommaso d’Aquino, che qui nacque, e le spiega la geografia circostante e
la posizione strategica di questa terra magica equidistante da Roma e Napoli. Sono state incantate
per più di due ore e sono state riempite di emozioni che trattengono nel cuore.

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 21,9 Km

 

SEDICESIMA TAPPA:
Da Roccasecca a Montecassino
Ecco arrivati al grandissimo giorno, il 17 luglio, Cinzia e Paola sono all’ultimo pezzo del cammino
che le porta all’Abbazia di Montecassino. Il tragitto è incantevole, anche se il cielo minaccia
pioggia. Fino ad ora il meteo è stato complice, ma “non è sempre domenica”. Prima dell’arrivo, si
imbattono in un luogo di produzione di birra (gli antichi magazzini del Monastero di Montecassino)
e insieme ai pellegrini di Affile, fanno l’ultimo brindisi. Visitano il cimitero polacco di fronte
all’Abbazia e in loro pervade una profonda tristezza pensando alle tante giovani vite spezzate.
L’Abbazia è stata distrutta e ricostruita tre volte, l’ultima dopo la Seconda Guerra Mondiale. Qui
finisce la loro avventura, ma solo il tempo per riprenderne un’altra. Le gambe ormai vanno veloci,
il cuore è leggero e lo zaino pieno di tutte le meraviglie che i luoghi e le persone incontrate hanno
regalato loro. Tornano a casa piene dell’energia positiva accumulata.

RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 19 Km

 

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Il mondo è un posto migliore di quel che ci raccontano i media e lo scopriamo solo mettendoci in
cammino!
Del resto, “il cammino presuppone che ad ogni passo il mondo cambi in qualche
aspetto e pure che qualcosa cambi in noi”!
La natura, l’ambiente familiare ed accogliente dei minuscoli borghi, con i piccoli tesori nascosti, la cultura gastronomica, ma non solo, fanno di questo cammino una scoperta quotidiana, silenziosa e rispettosa.

Alla prossima avventura cari lettori!

Autori: Andrea Moioli, Marta Giovanelli