Rifugio Antonio Curò e Lago del Barbellino

Rifugio A. Curò – Lago del Barbellino

Giro panoramico adatto a tutti, alla scoperta del Lago del Barbellino e il rifugio Antonio Curò.

Difficoltà tecnica: ★★☆☆

Tempo di percorrenza: 2.20 h

Lunghezza percorso: 6,95 km 

Sentieri: CAI 332 – 305

Indicazioni

Benvenuti! Oggi partiamo per un’escursione panoramica per raggiungere il Rifugio Antonio Curò, nei pressi del Lago del Barbellino. Oggi passeremo per Maslana (piccola località di Valbondione).

Per località Maslana

Per la partenza raggiungiamo il parcheggio di Valbondione dopo gli impianti sportivi, precisamente qui. Per sostare è necessario munirsi di un gratta e sosta (reperibile anche nei bar). Iniziamo a camminare proseguendo sulla strada tenendo la sinistra (Fig.1) (Fig.2) e raggiungiamo il sentiero che ci consente di entrare nel bosco (Fig.3).

Proseguiamo dritti salendo (Fig.4) e poi svoltiamo a destra al bivio (Fig.5). Arriviamo ai piedi della località Maslana (Fig.6), un antico borgo con baite caratteristiche.

Al centro della località svoltiamo a destra seguendo le indicazioni (Fig.7), fino ad arrivare al ponticello in pietra che precede il bivio (Fig.8), dove abbiamo due alternative sul sentiero da percorrere. Tenendo la destra seguiremo la strada panoramica, salendo invece a sinistra è possibile prendere la variante “Sentiero delle Cascate”.

Giro panoramico

Scendendo quindi a destra, ci manteniamo sul tracciato principale (Fig.9) (Fig.10). Ad un certo punto il sentiero incontra la fine del tratto panoramico che viene da Valbondione e svoltiamo a sinistra (Fig.11).

Saliamo dolcemente nel sottobosco e oltrepassiamo la teleferica (Fig.12) che rifornisce i viveri ai rifugi. Da qui inoltre è possibile ammirare le Cascate del Serio.

Variante per il Sentiero delle Cascate (salita ripida)

Una volta svoltato a sinistra verso il “sentiero delle cascate”, manteniamo la destra al primo incrocio restando sul tracciato principale (Fig.13). Dopo un breve saliscendi proseguiamo verso il prato (Fig.14) e continuiamo per un tratto costeggiando il fiume Serio che scorre alla nostra sinistra (Fig.15).

Superato qualche tornante ci troviamo nei pressi dell’osservatorio che lasciamo a sinistra (Fig.16) per cominciare la ripida salita (Fig.17) che sale fino a incrociare il sentiero panoramico (Fig.18).

Per il Rifugio A. Curò

Usciamo dal bosco e, dopo un lungo tratto, seguiamo le indicazioni mantenendoci a destra sul sentiero panoramico n.305 (Fig.19). A pochi passi dall’arrivo percorriamo il tornante (Fig.20) e proseguiamo lungo l’ultimo tratto scavato nella roccia (Fig.21) fino a trovare di fronte a noi il rifugio (Fig.22).

Complimenti! Ci troviamo a 1915 metri s.l.m. e possiamo godere di un panorama mozzafiato con vista sul Lago del Barbellino.

Note sul rifugio,
Lago del Barbellino e cascate

Il rifugio A. Curò, intitolato al presidente della sezione Orobie, viene da lui inaugurato nel 1886 con queste parole: “Correte alle Alpi, imparatevi a sopportare le fatiche, a sfidare i pericoli, fra i monti troverete forza, salute, stimolo allo studio”.

I lavori per la diga del lago artificiale più grande delle Orobie iniziarono nel 1917 e terminarono nel 1931. Si presentò la necessità della produzione di maggiore energia, soprattutto per le industrie tessili nate nel nostro territorio.

Questo lago raccoglie acque delle montagne circostanti, in particolare quelle del Lago Naturale del Barbellino (formato dalle sorgenti del fiume Serio).

Con i suoi 315 metri di altezza, le cascate del Serio sono le più alte d’Italia. Sono visibili solamente dall’osservatorio di Maslana oppure percorrendo i sentieri di cui vi abbiamo parlato sopra.

Durante l’anno le cascate non sono sempre aperte, questo per consentire di alimentare il bacino soprastante.

Bollettino meteorologico